Monday, April 30, 2007
DRAMMA TRA SCILLA E CARIDDI

"Non avevo avuto il tempo necessario di pensare che il Segesta, l'aliscafo su cui viaggiavo quotidianamente, si fosse scontrato con un'altra nave. L'unica cosa che credo necessaria era gettarmi in acqua così come avevo visto fare agli altri passeggeri. Intorno a me vi era solo buio".
questa è la testimonianza di Federica Di Bella, uno dei 91 feriti dallo scontro dell'aliscafo Segesta delle Ferrovie dello Stato con la nave porta-containers "Susan Board Card" diretta in Israele. Il Segesta trasportava 150 persone a bordo, da aggiungere i sei membri dell'equipaggio, partiva da Reggio Calabria e si dirigeva verso il porto di Messina. Sono le 17:53 le condizioni delle acque del mare sono ottimali, quindi nessuna "corrente" che potesse in qualche modo ostacolare la corsa quotidiana dell'aliscafo di proprietà delle Ferrovie dello Stato. Pochi minuti dopo il terrore, una vana virata a sinistra, la collisione e il buio. 91 i feriti e 4 i morti facenti parte dell'equipaggio. Immediati i soccorsi e decine le ambulanze, drammatiche le testimonianze dei sopravvisuti.
Le dinamiche dell'accaduto sembrano essere ancora poco chiare, si presuppone la presenza di una terza ipotetica nave, il traghetto Zancle della compagnia privata Caronte Tourist partita da Tremastieri e diretta a Villa San Giovanni. Questa avrebbe in qualche modo oscurato la "piccola presenza" dell'aliscafo alla nave porta-containers; dinamica tuttavia poco attendibile.
già partita l'inchiesta della Magistratura e nominati i 4 periti che si occuperanno del terribile evento avvenuto nei 3 Km di Stretto che separano la Sicilia dalla Penisola. Un evento in ogni senso visto che lo Stretto è stato raramente scenario di terribili spettacoli e per questo considerato da sempre un porto sicuro. L'ultimo è infatti da far risalire al ventennio scorso.
La vicenda non sarà fine a se stessa, aprirà inevitabilmente delle questioni quali la giustezza delle rotte, il "rispetto" delle precedenze in acqua, la sicurezza del tratto di mare.
A tal proposito sarà quindi iterpellato il comandante della Capitaneria di Porto e della Guardia Costiera con sede in via Garibaldi. Testimoni esclusivi Scilla e Cariddi, testimoni di un evento che avrebbe potuto essere un'ecatombe ma che sicuramente andrà ad alimentare ancor più la loro leggenda, anche se purtroppo drammaticamente.
emybi
 
posted by emyb at 7:05 AM | Permalink |


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